Domenica 15 Settembre si sono tenuti a Tokyo gli attesi Trials, valevoli come prova di qualificazione alle prossime Olimpiadi (Tokyo 24 Luglio – 9 Agosto 2020).
Si è trattato di una vera e propria prova generale di ciò che accadrà tra 11 mesi. Il percorso ha ricalcato quello della prova olimpica, parimenti le condizioni meteorologiche, si sono rivelate molto simili a quelle che gli atleti con molta probabilità incontreranno tra dieci mesi nella capitale giapponese. Le condizioni climatiche, rappresentano un argomento centrale e molto dibattuto in seno al comitato organizzatore ed al CIO, in particolare dopo i recenti accadimenti dei mondiali di Doha. Un team di specialisti inoltre, sta lavorando intensamente per salvaguardare la salute del pubblico che assisterà alle gare, mettendo in campo le più innovative tecnologie di intelligenza artificiale.
Analisi dei fattori Meteorologici
Valori di temperatura umidità e vento rilevati a Tokyo il 15/9/2019 dalle 08:45 alle 10:45
Ora | Temp. | Umidità | Vento | Cielo |
08:45 | 25° | 73% | 11 km/h | Parz. nuvoloso |
09:45 | 26° | 65% | 12 km/h | Parz. nuvoloso |
10:45 | 28° | 58% | 12 km/h | Parz. nuvoloso |
Nel corso della competizione il disagio da calore percepito dagli atleti è risultato livellato su valori molto elevati per il periodo. L’aumento della temperatura nel corso della mattinata è stato in parte compensato dalla diminuzione dell’umidità relativa, mentre la radiazione solare è cresciuta linearmente dai 200 w/m^2 dell’orario di partenza ai 600 w/m^2 delle ore 11:00. In Settembre, al termine della stagione estiva boreale, il livello di acclimatamento degli atleti nipponici è generalmente elevato, tuttavia fornito in input al modello Runbull il dataset meteo, l’adattamento risulta insufficiente a garantire prestazioni adeguate agli standard degli atleti.
Simulazione Runbull
Il movimento atletico giapponese si contraddistingue per l’elevato numero di atleti di alto livello (PB Maratona < 02:10:00), ma dall’assenza di campioni di livello assoluto (PB < 02:05:00), per tale motivo le gare si rivelano spesso particolarmente combattute a causa del livellamento prestativo, con sfide avvincenti in cui la capacità di tenuta psicologica alla fatica, dote universalmente tributata ai nativi del paese del sol levante, rappresenta il vero ago della bilancia. Alla competizione dei Trials hanno partecipato 6 atleti con PB < 02:08:00 e 21 con PB < 02:10:00. Considerate le potenzialità degli atleti partecipanti e le condizioni climatiche insistenti su Tokjio tra le 8e45 e le 11 del mattino, il modello matematico di elaborazione Runbull, ha stimato tempi realizzabili da 2:09:00.
PB Atleta | Prediction Time Olympic Trials 15/9/2019 |
02:06:00 | 02:09:01 |
02:08:00 | 02:11:20 |
02:10:00 | 02:13:20 |
L’altimetria del percorso non presenta particolari elementi di rilievo e risulta marginale nel calcolo della normalizzazione. I primi 5km sono caratterizzati da una leggera discesa (0,6%), segue un lungo tratto pianeggiante (fino al km 37). Negli ultimi 5km la discesa inziale viene affrontata in direzione contraria e riporta gli atleti dai 5m slm ai 30m slm del traguardo.
Cronaca della gara
La competizione si è rivelata ricca di colpi di scena. Del tutto incurante delle condizioni climatiche disagevoli Yuta Shitara, conduce in solitaria grazie ad una partenza ad un ritmo molto sostenuto (14:56 al 5 km, 29:52 al 10 km ,44:59 al 15 km, 01:00:04 al 20 km). Dopo aver superato il giro di boa di metà gara in 01:03:27 (proiezione finale di 02:06:54), e forte di un vantaggio di oltre 2 minuti sugli immeditati inseguitori, per l’ atleta nipponico (PB Mezza Maratona 01:00:17, PB Maratona 02:06:11)inizia il lungo calvario: 1h15:33 al 25km (parziale sui 5 km di 15:33), 01:31:43 al 30km (parziale sui 5 km di 16:36), 01:48:37 al 35km (parziale sui 5 km di 16:36). Al 37 km il sogno Olimpico di Yuta si infrange e la fuga è assorbita da un gruppo di 8 atleti tra i quali Hashimoto, Hattori, Osako e Nakamura. E’ proprio da loro che al 39° km parte l’azione decisiva, mentre l’ ex leader della corsa, perde drammaticamente contatto (correrà gli ultimi km ad un ritmo di 4’/km e concluderà la gara addirittura in 14 esima posizione). In testa intanto, Osako rilancia l’azione, staccando Hashimoto ed Hattori, mentre Nakamura, dopo aver perso qualche metro, reagisce all’accelerazione recuperando terreno e riportandosi addirittura in testa alla corsa al 41° km. Appena tra i due corpi si crea luce, Osako crolla di schianto ed è incapace di reagire all’orgogliosa rimonta di Hattori che si riporta su di lui e guadagna un secondo posto finale alle spalle del vincitore Nakamura che conclude la prova con il crono di 02:11:28
Analisi inversa della prestazione
Il ritmo di gara impresso da Shitara per oltre metà gara (proiezione 02:06:54) normalizzato dal modello matematico Runbull, risulta essere molto superiore alle capacità dell’atleta giapponese. Un tempo finale di 02:06:54 sarebbe stato ottenibile nella competizione tenuta domenica 15 Settembre, da un atleta con un PB di almeno 02:04:15 e perfettamente adattato al clima estivo. Disponendo della tecnologia Runbull, Yuta avrebbe seguito un planning molto più conservativo e l’esito della gara sarebbe stato con molta probabilità differente. Le prestazioni normalizzate degli atleti giunti nelle prime 10 posizioni forniscono spunti di analisi interessanti: la media dei risultati normalizzata è leggermente superiore alla media dei PB (+0,07%), la prestazione migliore è stata effettuata da OTSUKA Shoei (-1,28%) , la peggiore da SUGURU Osako (+1.92%). Seguiremo OTSUKA nelle prossime competizioni per verificare i suoi progressi in competizioni più favorevoli.
Atleta | T. realizzato | T. normalizzato | PB |
NAKAMURA | 02:11:28 | 02:08:07 | 02:08:16 |
HATTORI | 02:11:36 | 02:08:14 | 02:07:27 |
SUGURU | 02:11:41 | 02:08:18 | 02:05:50 |
OTSUKA | 02:11:58 | 02:08:33 | 02:10:12 |
HASHIMOTO | 02:12:07 | 02:08:40 | 02:09:29 |
TAKENOUCHI | 02:12:31 | 02:09:01 | 02:10:01 |
SUZUKI | 02:12:44 | 02:09:12 | 02:10:21 |
NAKAMOTO | 02:12:46 | 02:09:13 | 02:08:35 |
FUJIMOTO | 02:13:58 | 02:10:14 | 02:07:57 |
OKAMOTO | 02:14:55 | 02:11:03 | 02:11:29 |
I primi due atleti classificati hanno guadagnato di diritto la qualificazione olimpica, mentre attorno al PASS di SUGURU Osako (detentore del record giapponese di Maratona in 02:05:50) si è acceso un vero e proprio caso. Il risultato conseguito di 02:11:41 infatti, è superiore ai limiti di qualificazione per i giochi olimpici fissato dal CIO in 02:11:30. Nella serata di ieri è giunta la nota ufficiale della IAAF, che ha determinato in via del tutto eccezionale, che a causa delle condizioni climatiche fortemente disagevoli, sarebbero stati ritenuti validi per la qualificazione olimpica, i primi 5 tempi realizzati nella competizione svoltasi al mattino.
L’intervento ha creato un precedente importante, che necessità sicuramente di un approccio molto serio al tema. In vista delle olimpiadi di Tokjio 2020 dedicheremo degli speciali analizzando le condizioni climatiche Giapponesi in Luglio e fornendo agli atleti tutto il supporto tecnologico del nostro modello predittivo.