In foto Sara Brogiato, vincitrice della corsa femminile

Lorenzo e Claudio hanno partecipato ieri sera alla mezza di Torino.

Insieme a loro, oltre 1200 podisti si sono messi alla prova sui 10 e 21,0975 km in una serata tutt’altro che ideale per affrontare una corsa di endurance al massimo delle proprie possibilità.

Durante la gara, la temperatura media è stata di 27.7° C  con il 62% di umidità relativa, (ed isole di calore ancora più intense lungo Corso Massimo D’Azeglio).

Degli oltre 80 Atleti impegnati che già utilizzano la versione beta dell’App RunBull, la prima App in grado di misurare gli effetti delle condizioni ambientali sulle performance, il 95.6 %  ha concluso la prova con un significativo split positivo. Il 50% dei partecipanti nella seconda seconda metà di corsa ha rallentato il proprio passo dell’ 11.4% (ben 27″ per un passo di 4’/km e 34″/km per un passo di 5’/km).

Lorenzo e Claudio, i nostri podisti tester per l’occasione, sono stati invece tra i pochissimi atleti ad aver gestito al meglio lo sforzo.

Queste le loro dichiarazione ed i feedback che ci siamo scambiati nel post gara:

<<Sin dall’inizio della corsa, in accordo con i grafici di previsione degli effetti del clima sulla corsa di RunBull App, abbiamo gestito il passo tra 8″/ e 13″ km più lentamente rispetto al passo del nostro personale (il primo inferiore ad 1h20′ il secondo ad 1h30′) . Nei primi chilometri l’impressione era di correre facile, ad un ritmo molto più lento del medio, ma già da metà gara, la perdita di liquidi ed il calore intenso lungo corso Massimo D’Azeglio, hanno reso l’impegno anche a livello cardiaco giusto per una mezza a causa di una rapida deriva.>>

E’ proprio in questa fase della gara, ci raccontano, che la corsa è diventata avvincente grazie ad una rimonta eccezionale, su decine di atleti in grossa difficoltà. 

<<Partire senza considerare le condizioni ambientali ieri è stato un vero suicidio per la maggior parte del partecipanti ci dice Lorenzo. La quasi totalità dei podisti, anche a livelli d’elitè, infatti considera il fattore climatico importante, ma non è in grado di considerarlo. Questo rappresenta in alcune condizioni non solo un grosso limite nella gestione della prestazione, ma un pericolo per la salute (nella giornata di ieri purtroppo si sono registrati diversi casi di malessere).>>

<<La tecnologia ha fatto enormi passi avanti ci racconta invece Claudio, che utilizza un modello Coros di ultima generazione, ma il fattore ambientale è di gran lunga quello più importante e la possibilità di prevederlo ed analizzarlo con un’ App così rivoluzionaria come RunBull rappresenta una vero valore aggiunto per il mondo dell’atletica d’elitè e del podismo amatoriale. Ad esempio grazie a RunBull sappiamo che proprio un italiano sulla mezza maratona ha potenzialità sicuramente inferiori all’ora (si riferisce a Faniel Eyob e alla sua prova alla Tuscany Camp Half Marathon analizzata con RunBull ) >>

Ringraziamo Lorenzo e Claudio per il report e vi lasciamo con le classifiche RunBull.

Quanto hanno influito condizioni ambientali e dislivello sulle performace? Quanto avrebbero realizzato gli atleti in condizioni ideali?

Vi proponiamo, in accordo con l’algoritmo RunBull, i risultati stimati dei primi 60 atleti, e rimandiamo al Download gratuito dell’App, (che a breve subirà un importante aggiornamento) per poter usufruire di tutte le analisi sulle proprie attività (compresa la stima di acclimatamento, fondamentale per ottenere delle stime personalizzate)

• Play Store https://bit.ly/2ZIiUAK 
• App Store https://apple.co/3snfgZh

Sei pronto a scoprire il tuo vero valore e considerare le tue performance in una chiave tutta nuova e più profonda?