Gare Virtuali

42195 metri, possono rappresentare un viaggio ben più lungo della distanza tra la linea di partenza e quella di arrivo.

Correre una maratona è un esperienza che racchiude in se significati e sensazioni così diverse e straordinarie, che all’interno di una stessa gara ciò che accomuna le migliaia di suole che scorrono sopra l’asfalto è la sola direzione di marcia.

La maratona è  un viaggio silenzioso tra l’intimità dei propri pensieri e la resistenza del proprio fisico, una sfida dai mille significati in cui la condivisione è privilegio di chi è capace di cogliere l’empatia in uno sguardo.

D’altronde la maratona è solitudine e la sua storia nasce proprio così, lontano da tutto e da tutti.

  

Il terzo evento #IOCORROQUI, organizzato con gli amici di RunLovers Garmin e New Balance, ci ha lasciato qualcosa da raccontare.

Non si tratta di storie straordinarie, ma di storie autentiche: le storie di quattro uomini che hanno corso 42 km in solitaria, senza far rumore, senza onori al traguardo, forse senza dirlo a nessuno.

Giuseppe Fenu, Giorgio Pulcini, Marco Roani, Cesare Maccari ci hanno ricondotto all’essenza di quello che è il significato più autentico di Maratona, in cui un uomo ed un grande spazio da percorrere, sono gli unici elementi indispensabili.

 

Giuseppe Fenu, 1° nella speciale classifica normalizzata, ci ha concesso un breve scambio di battute riguardo l’esperienza vissuta:

 

Ciao Giuseppe, parlaci brevemente del tuo rapporto con la corsa

Premetto che “corro” da circa tre anni , prima mi dilettavo in semplici corsette come supporto cardio all’attività in sala pesi. Oltre a questo mi dedicavo a lunghe camminate domenicali ad Alghero e durante le vacanze nelle Città Italiane ed Europee. 

Prima d’ora non avevo affrontato una Maratona e mi ero fermato alla soglia dei 32 km ma #IOCORROQUI ha innescato in me la voglia di scalare i gradini sino alla distanza regina.

 

Di certo una prima volta “atipica”! Hai corso la prova in compagnia o in solitaria e con quali sensazioni?

Ho affrontato la corsa in solitaria e le sensazioni sono state molteplici:

La pace ed il silenzio della città di Alghero che dormiva ancora lambita dal mare calmo all’alba;

L’energia e la forza nel veder sorgere il sole che rifletteva i suoi raggi sulla laguna del Calich;

La fatica ed il dolore degli ultimi chilometri con crampi sempre più frequenti;

La voglia di non mollare perchè mancava poco e sapevo di potercela fare anche rallentando il ritmo;

La felicità finale per aver completato tutte le tappe di questa iniziativa (5 km 10 km 21 km 42 km)

 

Dal punto di vista della gestione della corsa, quanto hanno influito le condizioni ambientali?

Al mattino presto la temperatura era ottimale , ma alla fine il caldo e l’umidità si sono fatti sentire. Runbull ha calcolato una perdita di efficienza importante in particolare nel finale delle corsa. Vedendo i parziali è andata proprio così. Ritengo RunBull uno strumento molto utile ai runner.

 

Prossimi obiettivi?

Dopo tutti questi chilometri cambio gomme! Le scarpe hanno raggiunto il limite. 

Scherzi a parte ho in programma altre virtual a Settembre alcune delle quali a scopo benefico perché se abbiamo la possibilità di aiutare le associazioni di volontariato semplicemente correndo,  perché non farlo? 

Grazie Giuseppe, ti aspettiamo nei prossimi appuntamenti!

 

Classifiche

PosNomeCognomeTempo NormalizzatoTempo Real TimeTempUr
1Giuseppe Fenu02:57:2903:09:2425,4°81%
2GiorgioPulcini03:02:5203:15:5322,8°93%
3MarcoRoani03:46:1604:04:5224,1°83%
4CesareMaccari03:52:5304:22:4426,8°68%

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